Mille emozioni del viaggio in Nepal

Il Nepal è una perla incastonata nella roccia. Fare il viaggio in Nepal significa affrontare un percorso non solo fisico, ma anche spirituale per ascendere ad una nuova considerazione di noi stessi.  Il Nepal confina a Nord con il Tibet (Cina) e a sud con l’India. Il suo territorio ha una superficie di solo 147.181 km² e un dislivello di più di 8000 metri, infatti a nord è delimitato dalla fantastica e unica catena dell’Himalaya mentre la parte meridionale del paese è pianeggiante. Il Nepal è come una scalinata che dalla pianura del sud porta ripida e diretta sul tetto del mondo, il monte Everest che raggiunge i 8848 m è il punto più alto del paese mentre il punto piú basso tocca i -46 m sul livello del mare. Il paese si suddivide principalmente in tre zone, ognuna delle quali si estende da ovest a est:

Il Terai è il punto più basso nella parte meridionale, piuttosto paneggiante e fertile. La regione collinare , che copre circa il 64% della superfice, è la zona centrale! Questa zona resa fertile dai fiumi che attraversano le sue valli, viene “terrazzata” per permettere la coltivazione.
Infine la zona più a nord è la regione montuosa o la regione dell’ Himalaya: 8 delle 10 vette piú alte del mondo si trovano qui:
Mt. Everest (8.848m), Kanchenjunga (8.586m), Lhotse (8.516m), Makalu (8.463m), Cho Oyu (8.201m), Dhaulagiri (8.167m), Manaslu (8.163m), Annapurna (8.091m)
e oltre 250 vette superano i 6000 m di altezza.
Chiunque decida di fare un viaggio in Nepal non lo farà esclusivamente per godere della maestosità delle sue montagne e della bellezza della sua natura scalando l’Everest, praticando trekking o rafting, ma anche per conoscere la cultura, la storia, la singolarità e l’accoglienza del popolo di questo affascinante paese.

Il viaggio in Nepal da emozioni forti, un paese del terzo mondo se non quarto, uno dei paesi più poveri al mondo, tra l’altro da anni è in corso una guerriglia interna tra i Maoisti (popolazione che vive nelle montagne che segue la parola di Mao Tze Tung e lo stato monarchico).
Anche se la situazione negli ultimi mesi è migliorata per l’entrata in parlamento di rappresentanti del partito maoista (comunisti), la situazione è piuttosto difficile, e un viaggio in questo paese, può comportare dei disguidi e rischi… Molte volte ci sono coprifuochi, il che significa che dopo un certo orario non si può uscire dalla città, per esempio. Anche se i turisti, normalmente sono esclusi da questi obblighi, si consiglia di informarsi sulla situazione prima di viaggiare in questo paese.

Sono sicuramente da visitare le scalinate del “Tempio delle scimmie” situato sulla collina sopra la città di Katmandu.Pashupatinath: luogo sacro dedicato alla dea Shiva. Qua si incontra un tempio, i Sadhu, fedeli e tante scimmie lungo le gradinate del fiume non è difficile assistere a una o più cremazioni: vengono poste le pire funerarie con il defunto e celebrato il funerale bruciando il corpo, così che le ceneri vengono trasportate dal fiume fino al sacro Gange.

Se si assiste a questa cerimonia è opportuno tenere una certa discrezione, mantenere una certa distanza e non scattare foto o riprendere con la telecamera!
Non lontano si può raggiungere a piedi il Bodnath.
Il più grande e importante Stupa buddista nepalese di immensa bellezza attira pellegrini da tutto il Nepal e Tibet.
A pochi chilometri dalla capitale si trova la città di Patan nella valle di Katmandu, ricca di storia e monumenti si respira un’aria irreale quasi fiabesca.