L’Isola di Formentera, un piccolo angolo di paradiso

Il periodo più bello per visitare l’Isola di Formentera è sicuramente il mese di settembre, quando il mare non ha ancora dimenticato il caldo dell’estate e i primi spruzzi di autunno si affacciano tra le giornate calde oscurando il sole.

Un piccolo angolo di paradiso in Spagna, spiagge soffici impreziosite da splendidi fiori bianchi, lambite da acque cristalline dai bassi fondali. Deliziosi pesciolini argentati molto affettuosi, decisamente curiosi che si avventurano in pochi centimetri di acqua per fare deleziose carezze ai piedi. Natura incontaminata, ancora selvatica.

Poche le corse in bus, i turisti spesso in bicicletta, a tormentare i campanelli. Un buon compromesso tra l’inesplorato e la fin troppo esplorata sorella maggiore Ibiza. Tuttavia è richiesta una buona dose di adattamento a qualche rinuncia.

Innanzitutto manca l’acqua potabile: dalle tubazioni di quasi l’intera isola viene fuori semplice acqua di mare, una crudele sorpresa per chi al suo arrivo pensa di potersi rinfrescare con una bella doccia. Senza contare lo shock di lavarsi i denti. Acqua di mare ovunque intorno e sull’isola e l’acqua in bottiglia diventa un tesoro quanto mai ricercato e costoso.

Per non parlare delle spiagge: quasi tutte nude style per cui i rari costumi, peraltro comunque ammessi, si alternano a disinvolti sederi al vento, letteralmente al vento, considerando che l’isola é piuttosto ventosa complice l’arrivo di una perturbazione inattesa.E qui è d’uopo un plauso alla costanza dei turisti stranieri, soprattutto tedeschi, nudi e a questo punto “imperturbabili” dinanzi alla furia degli elementi.

La vacanza soprattutto per chi non è abituato a questa condivisione delle “visioni” tende però ad assumere le connotazioni di una sorta di studio anatomico della biodiversità dei viventi e ahimè degli effetti della gravità sull’essere umano.

Deve disilludersi comunque chi potrebbe pensare di partire alla volta di Formentera per gustarsi delle bellezze supplementari: i bronzi di Riace e le veneri di Botticelli sono infatti eventi quantomai rari se non improbabili.

Inoltre questa non costituisce la vacanza più consona a chi ama la movida notturna: l’isola è tranquilla e riservata, una bella signora che si gusta beata le carezze del Mediterraneo amante geloso ed esigente che, se furioso, può renderla inavvicinabile imponendo la sospensione di tutte le corse di aliscafi e traghetti.