L’alga spirulina in dose e polverizzata, perché e quando può essere benefica

Cos’è l’alga spirulina?

La spirulina è una tipologia di alghe che nasce e cresce in alcuni laghi salati dalle acque ricche di sali minerali, generalmente in aree tropicali o sub-tropicali.
Quest’alga, per svilupparsi, ha bisogno di alte temperature comprese in genere tra i 30 e i 40 gradi.
Ha un colore verde/azzurro e una forma a spirale (visibile però solo al microscopio), ed è proprio da quest’ultima che l’alga prende il nome.
È abbastanza rara, non trovandola in tutti i laghi, e viene impiegata per scopi curativi.
Quest’alga viene utilizzata da davvero tantissimo tempo infatti, già il popolo Atzeca la utilizzava nel Medioevo: grazie alle proprietà benefiche della spirulina, gli Atzechi erano soliti preparare rimedi naturali e le donne la utilizzavano anche durante la gravidanza.
Il nome scientifico dell’alga spirulina è arthrospira platensis e appartiene alla categoria dei cianobatteri.
Quest’alga fa parte dei “Superfood”, ovvero quegli alimenti che, integrati nella nostra dieta apportano benefici all’organismo.

Composizione e proprietà dell’alga spirulina

All’interno della spirulina, vi è un alto apporto di proteine vegetali. Contiene infatti tutti i cosiddetti aminoacidi essenziali.
È ricca anche di acidi grassi essenziali come l’Omega3 e l’Omega6, molto importanti per regolare i lipidi, contrastare i livelli di colesterolo e riequilibrare il livello di trigliceridi all’interno del sangue.
L’alga è, inoltre, fonte di vitamine: soprattutto quelle del gruppo B, ma ritroviamo anche vitamine dei gruppi A, C, D, E, K.
Infine, è povera di sodio ma ricca di sali minerali (come calcio, ferro, sodio, potassio, manganese, iodio e magnesio), utile perciò anche per chi ha problemi alla tiroide o ha bisogno di un ottimo ricostituente naturale.
Grazie al suo alto contenuto di ferro, la spirulina contrasta in modo efficace l’anemia mediterranea.

La composizione dell’alga spirulina, fa sì che quest’ultima venga considerata un tonico, un rimineralizzante e un energizzante naturale.
Essendo a basso contenuto calorico e avendo un “potere saziante” elevato, apporta benefici anche a chi intraprende diete dimagranti.
Proprio grazie alle sue infinite e ottime proprietà, l’alga spirulina potrebbe rivelarsi utile anche durante una gravidanza e l’allattamento, ma è preferibile un consulto medico prima di assumerla.
È inoltre considerata l’integratore naturale per eccellenza.
Ha anche un’azione antiossidante: è un’alga capace quindi, di prevenire tutti quelli che sono i danni dell’invecchiamento.
Grazie alle vitamine e agli acidi grassi essenziali contenuti al suo interno, l’alga spirulina è molto utile anche per prevenire malattie cardiovascolari. (L’alga infatti, è utile per evitare la formazione di coaguli all’interno del sangue.)
Protegge inoltre i capelli e rafforza le unghie. Può contrastare i crampi muscolari e disintossicare l’organismo dalla presenza di metalli pesanti.

L’alga spirulina viene utilizzata dalle donne anche per regolarizzare le mestruazioni, attenuando anche i dolori provocati da queste ultime: agisce quindi sul corretto funzionamento delle ovaie.

Anche i diabetici possono assumere tranquillamente questa micro-alga, perché la spirulina aiuta a tenere sotto controllo il livello degli zuccheri all’interno del sangue: diminuisce il fabbisogno di insulina ed evita gli sbalzi di glicemia.

Come assumere l’alga spirulina?

Generalmente, in commercio ritroviamo l’alga spirulina polverizzata ed essiccata, sotto forma di pasticche o in polvere da diluire nell’acqua o in un’altra bevanda, come frullati o succhi di frutta.
Affinché i risultati siano evidenti, va assunta una dose giornaliera di 5 grammi, anche se di solito si parte assumendo 2 grammi di spirulina, andando gradualmente ad aumentarne l’assunzione perché il fisico dovrà abituarsi lentamente alle elevate proprietà benefiche di questa micro-alga.
Se viene assunto solo 1 grammo o meno dell’alga spirulina, l’effetto sarà nullo.
È bene tenere a mente che non vanno assolutamente superati i 5 grammi giornalieri, altrimenti si rischia di incorrere in determinate controindicazioni.